Villa Torlonia
2025
Ricordo quando percepivo ancora il calore
il sangue e il respiro di una vita perduta
il rantolo strappato da un corpo morente.
Ero nata tra nuvole rigonfie d’oro e d’avorio
tra grida di dolcezza
tra braccia di una candida forza celeste.
Poi lo squarcio si allungò senza tempo
si estese oltre l’infinito
e colmò il divario tra Dio e la mia pelle.
Morii in un istante lungo un secolo
morii osservando i miei pensieri evaporare
e finalmente capii che non ero mai vissuta.